Autoritratto sulla Bugatti Verde: Tamara de Lempicka e l’emancipazione femminile

Tamara de Lempicka è un’artista nota per la sua spregiudicatezza. I suoi dipinti appartengono alla corrente dell’art déco, molto ricercati e apprezzati dall’aristocrazia borghese di quel periodo.
Autoritratto sulla Bugatti Verde nacque dall’incontro tra Tamara e la direttrice della rivista Die Dame. Quest’ultima, vedendo Tamara guidare la macchina, le commissionò un autoritratto per la copertina del numero di luglio 1929.
La rivista ebbe molte tirature e questo dipinto riscosse successo nel mondo rendendo Tamara de Lempicka simbolo di intraprendenza.
Il tema dell’automobile era già caro ai futuristi e celebrato in molti loro quadri. Filippo Tommaso Marinetti al punto 4 del suo manifesto scrisse:

Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Nike di Samotracia.

Nell’autoritratto Tamara si raffigurò con lo sguardo glaciale, gli occhi grandi e le labbra rosse carnose. Amando molto gli accessori decise di adornarsi con caschetto, sciarpa e guanti in pelle.

Nel dipinto si nota la sicurezza e l’autonomia di questa donna che si guadagnò il titolo di “Venere Moderna”.
Una visione lontana da donne di quell’epoca sottomesse dagli uomini.
La de Lempicka rappresentò la liberazione femminile dal potere maschile attraverso un’opera che dava un chiaro messaggio: le donne alla guida dell’auto potevano conquistare la loro emancipazione.
La Bugatti era una macchina molto prestigiosa e una donna alla sua guida dimostrava uno smacco alla virilità maschile poiché gli uomini consideravano questo mezzo un loro privilegio.


Juliette Bruno Ruby a tal proposito scrisse su Le Figaro:

l’auto è il simbolo della liberazione della donna, che ha fatto, per rompere le sue catene, molto più di tutte le campagne femministe e le bombe delle suffragette. Dal giorno in cui ha preso in mano il volante, Eva è diventata uguale ad Adamo.

In alcuni paesi il diritto di guida alle donne è stato concesso da poco mentre 90 anni fa Tamara de Lempicka ha saputo emanciparsi senza la paura di scontrarsi con il mondo maschile e oggi il suo fascino rimane impresso nel suo autoritratto.


Samanta Casali

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