La crocifissione di Lorenzo Lotto e la copia di Luigi Fontana
Nella mostra da Guercino a
Fontana, l’arte a Monte San Giusto tra XVII e XIX secolo troviamo la
crocifissione di Luigi Fontana, copia della Pala di Lorenzo Lotto che è
presente nella chiesa di Santa Maria in Telusiano.
L’opera è stata
realizzata dal Fontana nel 1849 su commissione dei discendenti del Bonafede, il
quale commissionò al Lotto l’originale
del 1531.
Fontana riprodusse nei
minimi dettagli la scena ma la tela dell’ottocento aveva un intonazione
cromatica diversa rispetto a come la si poteva vedere nel cinquecento.
Fonti ci dicono che le
vernici erano ingiallite e il colore appariva scuro per la coltre di fumo.
Altre fonti considerano che lo strato nero non è una ridipintura e che Lotto
abitualmente dipinge strati di verde sotto toni bruni. Nei successivi
interventi di pulitura sono riemersi i colori cangianti.
La crocifissione del
Lotto definita da Berenson “la più bella rappresentazione del Calvario del
rinascimento” era caratterizzata da colori vistosi; il rosso, il blu, il verde,
il viola, l’arancio; mentre i colori del Fontana erano cupi e non vivaci tali
da non far riemergere il ritmo di luci e ombre che aveva contraddistinto
l’opera lottesca.
La crocifissione del
Lotto è un vero e proprio dramma teatrale articolato su tre piani distinti.
In primo piano la Vergine
Maria sorretta da San Giovanni e le pie donne
allarga le braccia in una posa che richiama la crocifissione del figlio.
A sinistra il committente
genuflesso con le braccia incrociate si trova vicino ad una figura alata che
gli indica di porgere lo sguardo verso la Vergine. Dietro avviene un vorticoso
movimento dovuto agli uomini a cavallo con le loro lance che danno vita a un
gioco di linee.
In alto il Calvario con
le tre croci, la figura del Cristo è rivolta verso di noi mentre i due ladroni
hanno posizione contorta e piena di drammaticità, si dimenano e i loro volti
sono celati alla vista dell’osservatore.
Il cielo è nero e il
centurione che ci guarda ci comunica che il Cristo è spirato.