Annuncio a Sant'Anna di Guercino
L’annuncio
a Sant’Anna di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino è una tela posta sulla prima cappella alla navata di
destra della Basilica di San Nicola da Tolentino, di proprietà della nobile
famiglia tolentinate Benadduci.
Le
fonti che attestano la commissione del quadro da parte di Benadduce
Bennadduci a Guercino sono:
- La Felsina Pittrice, nel quale Malvasia annota che: «sotto l’anno 1640 al n. 46 di inventario una tavola d’altare con S. Anna per la chiesa di S. Nicola da Tolentino, a istanza del Beneduzzi Oditore del Torrone»[1].
- Notizie della vita e delle opere del Cavaliere Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino da Cento, in cui Jacopo Alessandro Calvi ci presenta il libro dei conti che era tenuto dal fratello del pittore, Paolo Antonio Barbieri: «Il dì 8 agosto 1640. Dal Signor Benadduccio, Uditore del Torrone di Bologna, si è ricevuto scudi di paoli 170 per il quadro della S.Anna da porre nella chiesa di S. Nicola da Tolentino di detta Città, li quali danari fanno lire 875.10 che sono scudi 219».
Nel
dipinto la madre della Vergine è effigiata nell’atto di ricevere dall’angelo
l’annuncio della sua prossima maternità. In fondo vediamo Gioacchino, suo
sposo, presentare la propria offerta al tempio.
Nei
vangeli canonici non si narra delle vicende dei genitori di Maria ma questo
miracolo è descritto nel Protovangelo di Giacomo:
«Ecco,
un angelo del Signore le apparve, dicendole: "Anna, Anna! Il Signore ha
esaudito la tua preghiera; tu concepirai e partorirai. Si parlerà in tutta la
terra della tua discendenza". Anna rispose: "(Com'è vero che) il
Signore, mio Dio, vive, se io partorirò, si tratti di maschio o di femmina,
l'offrirò in voto al Signore mio Dio, e lo servirà per tutti i giorni della sua
vita"Ed ecco che vennero due angeli per dirle: "Tuo marito Gioacchino
sta tornando con i suoi armenti". Un angelo del Signore era infatti
disceso da lui per dirgli: "Gioacchino, Gioacchino! Il Signore ha esaudito
la tua insistente preghiera. Scendi di qui. Ecco, infatti, che Anna, tua moglie,
concepirà nel suo ventre"»
Le
perizie dei genitori della Madonna, dettagliatamente narrate dalla Legenda aurea di Jacopo da Varazze,
costituiscono un tema piuttosto desueto in epoca barocca. È stato ipotizzato
dunque che la commissione del dipinto sia da porre in rapporto con il
matrimonio fra Giuseppe Benadduci ed Eleonora Sinibaldi.
Il
dipinto si fa apprezzare per l’attenta distribuzione della luce, che, seguendo
un significato insieme simbolico e naturalistico, spiove dall’alto battendo
sulla spalla e sull’ala tesa dell’angelo per riverberarsi sul viso della santa
in atto di estatica accettazione. Il miracolo è inserito nella quotidianità di
un tramonto che avvolge la città di vapori atmosferici accesi di sfumature
rosate ed azzurrine per un reale fenomeno luminoso che non ha nulla di
soprannaturale, ma risponde a precise leggi naturali.
L’annuncio a Sant’Anna è uno dei capolavori del Guercino, si
tratta di un dipinto particolarmente interessante perché è una delle prime
testimonianze dell’avvicinamento dell’artista di Cento al mondo pittorico
reniano.
C. Malvasia, Felsina
Pittrice, 1678 riedizione 1841.
A. Calvi, Notizie
della vita e delle opere del Cavaliere Giovan Francesco Barbieri detto il
Guercino da Cento, 1808.
R. Petrangolini Benedetti Panici, Il Guercino ed un collezionista tolentinate del sec XVII, Notizie
da Palazzo Albani n. 2, 1977.
La Basilica di San
Nicola a Tolentino. Guida all’arte e alla storia. A cura del Centro Studi “Agostino
Trapè”, 1995.
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[1]
A Bologna la giustizia penale era amministrata dall’uditore
del foro noto come “Torrone”, dalla torre del Palazzo pubblico in cui avevano
sede gli uffici e le carceri.
Samanta Casali