I Sipari del Teatro Vaccaj di Tolentino



Il Sipario di Giuseppe Lucatelli ha uno stile che rievoca la pittura parietale romana: al centro appare una vestale con un coltello (forse per un sacrificio al tempio) mentre ai lati ci sono un fauno che tiene in mano uno specchio a forma di cornucopia e una ninfa agreste con una maschera. Lo specchio e la maschera rappresentano due simboli teatrali che richiamano la figura del doppio.


Nel Sipario di Luigi Fontana, che sostituì quello di Lucatelli nel 1881, compare un’architettura fantastica rappresentante Firenze e Venezia e vi si può scorgere due volti importanti della città tolentinate, l’umanista Francesco Filelfo, seduto sopra una grande base e intento a meditare e il condottiero Niccolò Mauruzi, raffigurato con il suo cavallo sopra un arco trionfale.
Filelfo e Mauruzi, entrambi nati a Tolentino, ebbero ambedue rapporti con le città di Firenze e Venezia, il primo si recò a Venezia per divulgare le sue riflessioni e a Firenze commentò in pubblico la Divina Commedia; Mauruzi, condottiero determinato, prestò servizio nella repubblica di Venezia e fu capitano delle truppe fiorentine.
Il sipario storico del Lucatelli è scampato all’incendio del Teatro Vaccaj del luglio 2008 mentre il sipario del Fontana è andato perduto perché avvolto dalle fiamme.

Samanta Casali

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