Miumor
Era il 1961 quando Luigi
Mari, medico e artista tolentinate, decise di organizzare un concorso legato
all'umorismo. Al debutto parteciparono 53 artisti, tutti italiani. L'evento
prese la forma di Biennale e nel 1963 aderirono al concorso 79 artisti
provenienti da 16 nazioni diverse. Col passare degli anni le opere raccolte
aumentavano ed era necessario creare un contenitore adatto per mostrarle al
pubblico.
Il 6 settembre 1970 Luigi Mari inaugurò il Museo della Caricatura,
oggi Museo Internazionale dell'Umorismo nell'Arte (Miumor). Unico in Italia, il
Miumor custodisce disegni, illustrazioni, caricature, sculture e dipinti di
artisti di calibro nazionale e internazionale. La prima sede del museo fu il
secondo piano di Palazzo Parisani Bezzi, dove nel 1797 era stato firmato il
trattato di pace tra la Santa Sede e Napoleone Bonaparte. Negli anni le
numerose acquisizioni avevano portato il museo a una sistemazione precaria e un
po' confusionaria e contestualmente all'inaugurazione della XVII Biennale
(1993), il museo ebbe la sua nuova collocazione a Palazzo Sangallo, situato
nella piazza cittadina di fronte al palazzo comunale. Appena entriamo nel museo
il personale accoglie i visitatori nei locali della biglietteria dove si
trovano esposte le opere vincitrici delle biennali dal 2007 al 2015. Superata
la biglietteria si entra nella sala storica dove sono presenti le opere di
Luigi Mari (fondatore del premio), di Cesare Marcorelli (zio e maestro di Mari)
a cui è dedicato il premio dell'umorismo e di altri storici artisti e umoristi:
Mino Maccari, Gabriele Galantara ed Enrico Sacchetti. La Sala più grande del
museo, dedicata all'Umorismo nella storia, oggi è inagibile a causa del terremoto
e non visitabile. La sala raccoglieva la produzione umoristica dei vari paesi
del mondo e presentava una selezione di opere che andavano dalla fine
dell'ottocento all'inizio del novecento.
In particolare ci
sono opere di artisti del calibro di Mario Vellani Marchi, Ivo Pannaggi, Leo
Longanesi, Amerigo Bartoli, Giorgio Ciommei, Walter Piacesi, Mordillo e
Altan. Nella Sala delle Biennali sono raccolte le opere vincitrici di tutte le
biennali che vanno dal 1961 al 2005 mentre nella Sala delle Caricature troviamo
le opere vincitrici del Premio Luigi Mari, istituito nel 1975 alla morte
dell'artista. Una sala del museo è dedicata al modenese Umberto Tirelli, in essa
sono presenti le marionette che Tirelli creava per gli spettacoli teatrali e
nelle teche sono esposti i suoi lavori all'interno di riviste satiriche dei
primi novecento. A Luigi Mari è intitolata una sala, usata per ospitare
conferenze e convegni.
Luigi Morgione nel libro “30 anni di Umorismo nell'arte. Tolentino 1961-1990”
scrive «il Museo della Caricatura (nel 1990 non aveva ancora la denominazione
Miumor) è un libro di storia dove sono registrati i momenti salienti di tutte
le lotte, da quelle minime, di critica agli errori quotidiani dell'uomo, a
quelli, molto più impegnativi e pericolosi, di critica del potere cieco e
ambiguo, alle ragioni del più forte, alle tresche tra politica aperta e poteri
occulti. Proprio per questo un Museo della Caricatura ha la stessa funzione
educativa di una raccolta di 'caratteri' o di massime: una grande galleria di
tipi e situazioni dove in ogni momento si può sorridere o pensare o
meravigliarsi o sdegnarsi, dove si impara a conoscere l'uomo con i suoi limiti
e le sue iperboli, dove si può capire che l'uomo ha dovuto sì, sempre lottare –
e dunque è questa la sua vera sorte – ma che la lotta più giusta non è per la
prevalenza sugli altri bensì per la difesa della sua identità. È questa la
lezione che il Museo della Caricatura di Tolentino può dare».
Il Miumor vi
aspetta per scoprire un altro lato dell'arte, quella che, nonostante venga considerata
un'arte minore, è capace, più di ogni altra forma dell'espressione artistica,
di parlare direttamente e chiaramente a tutti.
Samanta Casali